Come fare il controllo del green pass

Come fare il controllo del green pass

Come fare il controllo del green pass

Come ben sappiamo tutti, uno degli strumenti individuati dal Governo per arginare l’epidemia da Covid-19 e permettere il ritorno graduale alla normalità, è il certificato vaccinale europeo comunemente noto come “green pass”. Non è mia intenzione entrare nelle polemiche su questo certificato nè esaminare nel dettaglio chi può essere delegato al controllo e se si può fare a campione ecc., ogni ente diramerà le sue istruzioni.

Semplicemente, preso atto del fatto che la legge lo contempla per l’accesso agli uffici pubblici e noi siamo funzionari tenuti al rispetto della legge, cercherò di spiegare come fare il controllo del green pass dal punto di vista pratico.

come controllare il green pass

Verifica C-19

Lo strumento principe per il controllo del green pass è una app installata su smartphone, chiamata Verifica C19. Questa è l’app ufficiale e da cui dipendono tutti gli altri metodi che descriverò, sia perchè è il metodo principe voluto dal legislatore, sia perchè al suo interno ha il ‘motore’ (chiamiamolo così per semplicità) su cui gli altri sistemi si appoggiano.

come fare il controllo del green passIn pratica, si installa sullo smartphone o tablet (ci sono versioni sia per Android che per iOS), si inquadra il codice qr del green pass e l’app restituisce il messaggio di validità/non validità del certificato. Riporta anche i dati anagrafici del soggetto a cui è stato rilasciato il certificato, ed è onere del controllore verificare con un documento di identità che corrispondano a quelli del soggetto che sta controllando.

Se avete poche persone da controllare è sicuramente la soluzione migliore, rapida, anonima e ufficiale.

Ha però anche vari svantaggi: richiede la presenza fisica del controllore per ogni singolo controllo, richiede uno smartphone d’ufficio (immagino che ci siano molte rimostranze a usare i telefoni e soprattutto i giga personali), serve una connessione dati (l’app si collega alla piattaforma nazionale DGC che contiene i green pass di tutti), non c’è alcuna prova che abbiate effettivamente fatto il controllo.

Ma soprattutto, se le persone da controllare (imprese esterne, colleghi, utenti esterni se dovete controllarli, ecc.) sono molte, diventa un’operazione lunga. Per questo sono state previste modalità alternative per automatizzare almeno il controllo dei dipendenti.

La verifica attraverso NoiPA

Per gli enti che utilizzano NoiPA è stato attivato un servizio che permette un controllo pressochè automatico e giorno per giorno. Il sistema è descritto nell’allegato H del DPCM del 12 ottobre 2021.

Essenzialmente, gli enti che aderiscono a NoiPA possono chiedere di attivare il servizio, designare uno o più delegati, dopodichè il delegato accede (con SPID di livello 2) ogni giorno e verifica che i colleghi del suo ufficio abbiano (o meno) il green pass.

Il vantaggio, oltre al fatto che non serve lo smartphone, è che si può lanciare una verifica massiva su più persone contemporaneamente semplicemente selezionando i loro codici fiscali.

Il delegato alla verifica può  infatti consultare la presenza o meno del green pass alternativamente:
● inserendo il codice fiscale del dipendente di cui voglia effettuare la verifica;
● selezionando da un elenco proposto a video i codici fiscali dei dipendenti che risultano presenti in sede sulla base dei sistemi di rilevazione del personale utilizzati da ciascuna Amministrazione su cui effettuare la verifica.

Il funzionamento del sistema, con i passaggi da seguire, è descritto in questo articolo.

La verifica del green pass con INPS

Per gli enti che non aderiscono a NoiPA è stato creato un servizio analogo, messo a disposizione dall’INPS. Questo ente infatti già conosce i codici fiscali di tutti i dipendenti di ogni datore di lavoro, e saggiamente hanno pensato di interfacciare questa banca dati con quella dei green pass.

Il servizio sarà offerto ai datori di lavoro con più di 50 dipendenti e si chiamerà “Richiesta Verifica Green Pass”.

INPS durante la notte verificherà i green pass di tutti i lavoratori dell’ente che ha aderito al servizio e memorizzerà gli esiti, quindi il delegato sceglierà quali codici fiscali controllare per quel giorno, e INPS gli comunicherà istantaneamente la risposta per ciascuno. Anche in questo caso la verifica va fatta solo sui lavoratori fisicamente presenti in sede quel giorno e il portale comunicherà solo se la verifica ha avuto esito positivo o negativo senza altri dettagli.

Come per il controllo NoiPA, il log di ogni verifica sarà memorizzato per 12 mesi.

Al momento della pubblicazione di questo articolo la funzione di nomina dei designati non è ancora disponibile sul sito INPS, ma quando lo sarà ne darò notizia.

La verifica tramite interoperabilità

Un altro sistema per poter controllare i green pass è la verifica tramite interoperabilità applicativa. In pratica, gli informatici dell’ente che vuole usare questa modalità interfacciano il sistema di rilevamento presenze con la banca dati del green pass e rendono possibile il controllo.

Questa modalità è prevista per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche e opererà in modalità asincrona (cioè non in tempo reale, a differenza delle altre).

Chiaramente questa modalità, per quando teoricamente più semplice delle altre, richiede conoscenze tecniche e/o un investimento per adeguare i software in uso nell’ente, quindi mi sento di sconsigliarla a meno che il vostro ente non possieda una struttura informatica molto ben strutturata (o che non si scriva il suo software).

Inoltre è prevista una convenzione con il Ministero della Salute per poterla attivare.

 

 

 

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