Il “programma di spesa” di Sicoge -segue-

Il “programma di spesa” di Sicoge -segue-

Segue da: il “programma di spesa”

Com’è fatto il “programma di spesa”

Concretamente il “Programma di spesa” non è altro che un database con tante maschere quanti capitoli, in cui i funzionari periferici inseriscono una per una le obbligazioni che hanno assunto o pensano di assumere, i loro importi e i tempi in cui saranno esigibili. In base a queste indicazioni e alle risorse disponibili gli uffici centrali chiederanno i fondi al MEF e li accrediteranno alla periferia (si spera) seguendo i tempi indicati dagli stessi Funzionari Delegati.

Dato che alcuni uffici hanno migliaia di obbligazioni ogni anno, molto opportunamente il MEF ha previsto che invece di digitare singolarmente in Sicoge ogni obbligazione si possa caricare un file xls che le contiene tutte.

Il “programma” non è e non deve essere un qualcosa che si compila a inizio anno e finisce lì (come le vecchie ‘programmazioni’). Visto che le obbligazioni sottostanti sono mutevoli (possono slittare, cambiare di importo ecc.) anche il programma deve adattarsi ad esse. E’ quindi fatto in modo da poter essere aggiornato continuamente, con tutte le modifiche che avvengono via via.

Funzionerà?

Gli obiettivi del “programma di spesa” di Sicoge sono corretti e molto ambiziosi. Riuscirà il nuovo sistema a raggiungerli? Da quel che ho visto le premesse ci sono tutte, solo una è in forse: la volontà dei singoli.

La nuova funzionalità mi pare ben fatta, ma nella circolare 21 del 2018 è stabilito chiaramente che “i programmi di spesa pervenuti dai funzionari delegati non possono costituire un vincolo per l’amministrazione quanto piuttosto, come rilevato, una base per la corretta quantificazione e allocazione delle risorse”.

Il principio è comprensibile, perchè ovviamente il MEF non è un bancomat e se ogni ufficio potesse ottenere automaticamente tutto ciò che chiede si rischierebbero abusi. Tuttavia in questo modo si rimette completamente agli uffici centrali la scelta di seguire il programma o discostarsene (e quanto). Il rischio è che la periferia impazzisca a dettagliare ogni singola obbligazione che vorrebbe assumere nell’anno e che per parte sua il centro non guardi altro che la somma disponibile e la ripartisca tra gli uffici esattamente come faceva prima (con leproporzioni della spesa storica).

In altre parole, con il programma di spesa c’è un lavoro aggiuntivo (non indifferente) per i funzionari periferici, lavoro che per il centro non costituisce altro che ‘notizie’, ‘informazioni’ che potranno essere usate o meno, guardate con attenzione o con sufficienza o anche ignorate.

Attribuire il giusto peso al “programma di spesa” dipenderà totalmente dalla buona volontà degli uffici centrali. Se avranno voglia (e tempo) di esaminarlo a fondo, potranno apprendere molte cose sulla rete dei funzionari delegati e venire loro incontro. Al contrario, se si adageranno nelle vecchie abitudini e faranno finta che il “programma” non esista, questo diventerà l’ennesimo nuovo adempimento che fa perdere tempo per niente. Se gli uffici centrali decidessero per questo modo di procedere sarebbe opportuno che chiedessero di inserire solo una ‘obbligazione’ per capitolo con l’importo totale richiesto, e basta.

Le “dotazioni”

Per venire incontro ai FD, gli uffici romani possono impostare la “dotazione”, ossia la quota di fondi che, per una o più annualità, ritengono di poter mettere a disposizione dei singoli FD su quel capitolo/pg.

Le dotazioni sono facoltative e non vincolanti nè per il FD (che può indicare di voler-dover assumere obbligazioni superiori) nè per gli uffici centrali (che potranno concretamente assegnare somme superiori o inferiori alle dotazioni indicate in precedenza). Sono comunque un’indicazione utile: se un FD vedrà che su un certo capitolo ha una dotazione di mille euro, non perderà tempo a inserire obbligazioni per centomila.

Il funzionario destinatario può interrogare le dotazioni a suo favore dalla voce di menù “Interrogazione dotazioni”,

raggiungibile con il percorso Contabilità finanziaria – FD di C/O – programma di spesa – Interrogazione dotazioni e cliccando “Ricerca”. Inoltre le può vedere al momento di compilare il suo programma.

Concludendo

Come dicevo, a me sembra che la nuova funzione “Programma di spesa”, se usata seriamente, possa portare benefici notevoli a tutti. Ho però grandi perplessità legate alla resistenza al cambiamento degli uffici romani.

Vediamo ora come si usa il programma di spesa.

Segue: compilare il programma di spesa caricando il file xls

Segue: compilare il programma di spesa per voci singole

 

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