La richiesta del CIG su PCP per appalti sotto 5000 euro

La richiesta del CIG su PCP per appalti sotto 5000 euro

La richiesta del CIG su PCP per appalti sotto 5000 euro

Come abbiamo visto in vari articoli, la digitalizzazione degli appalti è stata avviata con le piattaforme informatiche non ancora pronte e questo ha costretto l’ANAC a fare alcune ‘concessioni’ per non bloccare tutto il sistema. Tra queste la più significativa è quella che permette di chiedere il CIG su PCP per appalti sotto 5000 euro, bypassando le piattaforme (e quindi la digitalizzazione).

Anche se è un’eccezione transitoria, destinata a sparire (salvo proroghe, dopotutto siamo in Italia) dal 1 ottobre 2024, ha dato respiro alle stazioni appaltanti. Tutti la usano da settimane, ma ancora ricevo mail con quesiti vari, perchè come al solito i manuali utente ufficiali non sono d’aiuto (molto meglio i siti tipo quello di Luigi Fadda). Di conseguenza in questo articolo illustrerò la procedura completa con qualche precisazione operativa che ritengo possa essere utile.

Per prima cosa raggiungete il sito della PCP ed entrate con SPID. Ricordo che il CIG può essere chiesto esclusivamente da soggetti che possiedono la qualifica di RUP per la stazione appaltante di interesse sul sito ANAC, quindi se non avete questo profilo dovete crearlo prima (la sola nomina dell’ufficio, senza registrazione ANAC non basta). Se siete un piccolo ente in cui il dirigente è l’unico RUP con qualche aiutante per le varie attività, dovrà andare col suo SPID ad accedere al pc del collaboratore prima che questo possa operare.

Una volta entrati, non cercate il pulsante ‘nuova richiesta’, sarebbe stato troppo semplice. Andate invece a sinistra sotto Gestione appalti e nella tendina che si apre cliccate “Le mie bozze”.

Bisogna poi cliccare il pulsante “Aggiungi” in basso a destra.

Compariranno le diverse “schede ANAC” tra cui scegliere quella di nostro interesse. Trovo molto utile, accanto a ciascuna, il riferimento normativo a cui si riferiscono. Nel dubbio leggete le norme indicate per vedere se il vostro caso ci rientra.

Oggi vedremo la scheda “AD5” che è quella dedicata agli affidamenti diretti sotto i 5000 euro. Dovremo selezionarla col pallino e cliccare “Crea bozza”.

La richiesta del CIG su PCP per appalti sotto 5000 euro

Si apre la sezione ANACFORM, che è composta di tre linguette (‘tab’):

Nella prima, “stazioni appaltanti”, vengono chiesti dati abbastanza semplici, del nostro ente:

Solo la prima volta dovremo indicarli poi ci saranno riproposti. Il codice AUSA deve essere lungo 10 caratteri (gli zeri iniziali servono) e come sappiamo si può trovare qui. Il codice del centro di costo si ricava dalla tendina oppure cliccando sui tre pallini accanto al nostro nome a sinistra.

Dovremo poi dire se la nostra è stazione appaltante titolare dell’appalto o no (es. CUC) e dire che funzioni svolgerà nell’appalto. Di regola, per importi come questo è “Aggiudicazione, stipula ed esecuzione”.

Fin qui, tutte cose più simili a SIMOG che al vecchio Smartcig.

Ricordiamoci di salvare con CONFERMA

Come detto, i dati inseriti resteranno memorizzati e saranno riproposti anche in future nuove bozze, ma potremo sempre modificarli.

Passiamo quindi alla sezione “Appalto”. Qui, per prima cosa dovremo inserire il “codice appalto”, che deve essere unico per tutta la PCP e per questo ANAC suggerisce di copiare ed incollare la stringa alfanumerica che c’è in alto accanto a ID Bozza. In alternativa potete usare il codice fiscale del vostro ente con un trattino e numeri progressivi, oppure il vostro cognome, trattino e numeri progressivi, quello che volete purchè sia univoco. In futuro probabilmente sarà un campo precompilato. Visto che gli appalti sono identificati da questo codice, suggerisco di renderlo ‘parlante’ per trovarli più in fretta.

Il campo “Oggetto” invece è libero.

Potremo allora passare a Aggiudicazioni, che è la sezione più lunga. La prima informazione che ci viene richiesta obbligatoriamente è il CCNL applicato.

A questo proposito, nella “Tabella procedure fino a 5000 euro“, ANAC chiarisce che si tratta del CCNL “richiesto all’aggiudicatario”. Vista l’assurdità di questo campo per appalti così piccoli, ANAC ha preannunciato che potrebbe eliminarlo. Nel frattempo laddove non si sappia cosa indicare si può scrivere “NON APPLICABILE” e andare oltre.

Espandiamo la sezione “Partecipanti” e inseriamo i dati dell’operatore economico (nel nostro caso quasi sicuramente ce n’è solo uno)

stavolta, saggiamente, l’ID partecipante viene precompilato dal sistema. Confermiamo e passiamo sotto.

Anche qui, parlare di lotti è ridicolo visto che siamo sotto i 5000 euro, ma è un campo obbligatorio quindi scriviamo “1” o quel che vogliamo. Poi scegliamo la categoria dell’appalto dalla tendina. Se per caso ci fosse una categoria scorporabile, potremo aggiungerla.

Passiamo quindi a “Dati base”

in cui dovremo ripetere oggetto e categoria (e permettetemi di dire che se questa è la semplificazione portata dalla digitalizzazione, era meglio la macchina da scrivere!). Il campo CPV non è obbligatorio. Va invece inserito il codice ISTAT (o NUTS) e per far questo basta cominciare a digitare la località poi scegliere una delle alternative che ci verranno proposte.

Siamo verso il fondo, con sezioni facoltative.

O meglio, il CUP se c’è è sempre da inserire, mentre “Dati base documenti” chiede l’url a cui sono pubblicati i documenti collegati all’appalto, sul sito trasparenza della stazione appaltante.

Qui va aperto in un discorso delicato, perchè ANAC vuole un dato che al momento della richiesta del CIG solitamente non abbiamo. Per essere in regola dovremmo inserirlo in un secondo momento. Ma chi ha il tempo di acquisire l’url, riaprire PCP, cercare l’appalto e aggiungerla? Fortunatamente alcuni portali trasparenza vanno a integrare in automatico l’informazione. Controllate se anche il vostro sistema lo fa, altrimenti è una vostra incombenza. Sottolineo che ogni appalto deve avere una url diversa, non si può indicare semplicemente la pagina ‘bandi’ di amministrazione trasparente!

Comunque sia, siamo arrivati in fondo. Dovremo solo confermare poi finalmente se non ci sono altri lotti potremo dire “Crea appalto”.

Se è tutto a posto riceveremo in basso il messaggio “Form salvato correttamente” e apparirà un popup che ci informa che l’operazione ha avuto successo. Consiglio di salvare il codice ID del popup, utile per recuperare l’appalto in futuro.

Una volta chiuso il popup, dovremmo vedere il nostro appalto in una riga (se non avviene, cliccando a sinistra I miei appalti lo vedremo, eventualmente cercandolo). Dovremo allora cliccare i tre pallini accanto a “in lavorazione” quindi su “Gestione dettaglio”

Se è tutto a posto, basterà un ultimo clic, sull’ultimo pulsante a destra in basso “Conferma appalto” e confermare nel popup così  partirà la richiesta del CIG

Potremo vedere che l’appalto non è più “in lavorazione” ma “pubblicato”.

Di nuovo dovremo cliccare sui tre pallini accanto a “Pubblicato” quindi su Gestione dettaglio e vedremo nel dettaglio del nostro appalto che accanto al lotto è finalmente comparso il codice CIG.

ATTENZIONE però, la nostra fatica su PCP per questo affidamento non è conclusa! L’ANAC ha comunicato che nel nuovo sistema, a differenza che ai tempi di Smartcig, non si accontenta dei dati trasmessi all’avvio dell’appalto, ma ne vuole anche a conclusione. E l’importo non fa differenza! Quindi, in un futuro non troppo remoto una volta liquidate le somme, per tutti gli appalti inclusi quelli sotto i 5000 euro dovremo compilare anche la scheda CO2 (attualmente non c’è ancora), che chiederà data inizio esecuzione, data fine esecuzione, importo delle somme liquidate.

Spero solo che abbiano il buon senso di chiedere quella scheda solo per gli appalti avviati dopo la sua messa online senza recuperare il pregresso.

 

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24 Comments

  1. La scheda CO2 (ovvero l’ossigeno che manca, dopo tutto sto lavoro) sostituisce il Certificato di Regolare esecuzione? In sostanza credo di si.

    RUP Questura Bergamo

    Dennis Testi
    1. No, magari. La scheda CO2 non è un atto amministrativo/contabile con effetto tra le parti e verso terzi, è solo una comunicazione di dati all’ANAC. Sarebbe come dire che la compilazione della scheda Ultimazione su Simog sostituiva il collaudo.

      FunzionarioAmministrativo
  2. Buongiorno
    sempre molto utili i suoi articoli, grazie
    Mi domandavo se le procedure effettuate in PCP dovranno essere poi inserite nella piattaforma digitale
    scelta dal proprio ente, ed avere quindi tutte le procedure caricate nella propria piattaforma, o se invece essendo effettuate in deroga saranno solo presenti in PCP
    Lei cosa ne pensa?
    Grazie
    Stefania Pasquato

    Stefania Pasquato
    1. Sì e no. Nel senso che la pubblicazione su PCP assolve all’obbligo di trasparenza per la maggior parte delle informazioni, ma per alcune cose non basta e vanno integrate nella sezione trasparenza. Forse un giorno scriverò un articolo su questo, nel frattempo ci sono delibere ANAC e webinar e articoli vari su altri siti che affrontano il tema.

      FunzionarioAmministrativo
  3. Si desidera esprimere viva riconoscenza per l’autore del sito in quanto la sua disincantata intelligenza, oltre che la sua competenza, fanno sentire un po’ meno il peso della solitudine in un mondo incomprensibile di procedure burocratiche create senza alcuna luce , per l’appunto, né di intelligenza, né di competenza e tanto meno di buon senso.

    Maria Giovanna Missaggia
  4. Buon giorno ringraziandola per le prime indicazioni sempre attente e puntuali su quest’argomento le chiedo:
    in un Confronto di Preventivi su Mepa per affidamento inf. a 5000 € nella scheda anac form di riferimento in AGGIUDICAZIONI -Partecipanti cosa succede dopo aver salvato e inviato ad anac? Si genera un cig per ogni invitato ? aggiudica a tutti? si generano più CIG O L’AGGIUDICAZIONE VERA AVVIENE SOLO DOPO SUL MEPA come in TD con un Cig dell’importo della base d’asta non più modificabile?
    SONO CONFUSA … COSA SUCCEDE SE INSERISCO I PARTECIPANTI IN AGGIUDICAZIONI? grazie

    alda graniti
    1. Guardi, non ho ancora provato ma mi hanno segnalato varie incongruenze in quella procedura… posso solo suggerirle di cercare il suo cig nel database ANAC e vedere che c’è dentro. C’è chi ha scoperto che il valore dell’appalto era stato moltiplicato per il numero degli aggiudicatari!!

      FunzionarioAmministrativo
  5. Buonasera, riguardo alla URL da indicare nella scheda Anac ho visto proprio ora (11/3/2024) che non è più facoltativa, ma è diventata obbligatoria… ciò vuol dire che quando chiediamo il cig dovremmo avere già a disposizione un url ad amministrazione trasparente? come si può risolvere questa questione?

    Francesco Chiorazzi
    1. La follia è che se non c’è l’url si rischia che la procedura sia annullabile in caso di ricorso, perchè se manca la pubblicazione dei documenti di gara (anche) online è tutto nullo. Quindi penso che si debba creare la parte di amministrazione trasparente prima di chiedere il cig (anche se così si rischia che qualcuno veda i documenti prima della partenza della gara, una follia assoluta tranne per chi ha piattaforme perfette che coordinano pubblicazione online e pubblicazione all’ANAC, e non so se ce n’è qualcuna così)

      FunzionarioAmministrativo
  6. Grazie a lei e Fadda, mi sorge una domanda sul lotto, nella spiegazione di Fadda viene riportato: campo Identificativo Lotto: bisogna indicare un numero progressivo, scelto arbitrariamente (es. Lotto1) .

    Quindi nel campo lotto si inserisce un progressivo oppure in base al numero del lotto?

    Grazie

    Elisa
  7. Se ho capito bene per ogni cig bisogna inserire l’url. Questo presuppone la creazione prima di pagine web sulla trasparenza e poi inserire il link durante la fase di presa cig. A me sembra un caos totale

    silvia
    1. In teoria qualche modifica si può fare da dentro Anacform, ma in concreto non conosco nessuno che ci sia riuscito. Dopo la pubblicazione non c’è la “matita” che rende modificabile la scheda.

      FunzionarioAmministrativo

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