La tabella 2024 sull’obbligo di ricorso alla centralizzazione degli acquisti

Già in uno dei primi articoli del mio blog avevo parlato degli obblighi di ricorso alle procedure di centralizzazione degli acquisti creati dal legislatore per arginare la spesa pubblica e accompagnati da varie sanzioni.

Da allora sono passati cinque anni e sono cambiate molte cose. La spending review si è allentata, ma molti vincoli sono rimasti. Non è però facile orientarsi tra le molteplici normative che si sono succedute negli anni, spesso racchiuse in criptiche leggi di bilancio, a volte diversificate a seconda del tipo di PA (statale, locale, SSN ecc.) e in perenne evoluzione. Quelli più in difficoltà sono i funzionari neoassunti, che questi vincoli non li hanno visti nascere e faticano a seguirne le tracce.

La tabella obbligo-facoltà 2024

Non tutti sanno che per agevolare il lavoro dei funzionari la CONSIP ha creato fin da subito un chiaro riassunto di tutti gli obblighi sul suo sito Acquistinretepa. Questo strumento, chiamato “tabella obbligo-facoltà”, tuttavia, era stato a sua volta travolto dalla complessità delle normative, al punto che per anni nell’apposita pagina web è comparsa sì la tabella, ma con l’avviso che la stessa era “in aggiornamento” (quindi non del tutto attendibile).

Pochi giorni fa, finalmente, Consip ha comunicato di aver ultimato l’aggiornamento. Adesso è quindi scaricabile il quadro sinottico aggiornato degli obblighi di ricorso alla centralizzazione della spesa, diviso per categoria di PA, per categoria merceologica e per importo. Ora nessuno può più dire che non sapeva di dover usare le convenzioni.

Ma dove si trova questa tabella? Semplice, si può vedere anche senza loggarsi sul sito. Basta andare su AcquistinretePA e in alto cliccare prima su “Chi siamo” poi su “Come funziona”

Si aprirà allora una pagina che verso il fondo ha il link per la tabella obbligo-facoltà…

…che si può consultare scaricandola in pdf in fondo alla pagina, in questo punto

Io però non amo particolarmente questa versione, perchè mette assieme tutte le categorie di stazioni appaltanti e a mio avviso è poco leggibile. Sarebbe stato più utile, a mio avviso, creare pdf distinti per le diverse tipologie di PA.

Appena sopra, infatti, si può consultare proprio in questo modo, ossia per tipo di PA: cliccando sul “+” accanto alle diverse tipologie di amministrazione si apre la sezione con gli obblighi specifici di quella categoria

e cliccando sulle iconcine a “i” sparse nel testo, compariranno ulteriori popup esplicativi.

La tabella ‘di settore’ però non si può scaricare, ed è un peccato perchè salvarsela o stamparla consentirebbe una consultazione più rapida, in caso di dubbio, che ricollegarsi al Acquistinrete (che come sappiamo  non sempre funziona come dovrebbe).

Tra la versione dinamica e quella in pdf ci sono alcuni paragrafi che raccolgono alcune casistiche di particolare interesse, con le rispettive normative per eventuali approfondimenti.

Non resta che consultare la tabella e attenersi a quanto ivi indicato. Ovviamente la tabella di per sè non è fonte del diritto, ma vista l’autorevolezza del sito in caso di contestazioni da qualunque organo di controllo, a mio avviso l’essersi attenuti a quanto prevede la tabella come minimo degrada a ‘lieve’ l’eventuale colpa, e prova la buona fede del funzionario.

 

 

Per restare informati sui prossimi articoli, iscrivetevi alla newsletter!