Il rendiconto dei pagamenti fatti su “cedolino unico”

Il rendiconto dei pagamenti fatti su “cedolino unico”

Tutti i funzionari amministrativi statali che conosco hanno salutato l’introduzione del “cedolino unico” per i pagamenti al personale (specie le competenze accessorie) come una grande innovazione. Tuttavia un aspetto era rimasto non ben delineato: i rendiconti. Dopo una prima fase in cui i controlli sono stati preventivi, infatti, i controlli su questi pagamenti -in teoria divenuti ‘successivi’- erano di fatto scomparsi. Ora non più. E’ stato infatti introdotto il rendiconto dei pagamenti fatti su “cedolino unico”, rendiconto che per il 2018 va effettuato entro il 30 giugno.

Un breve excursus

Come sappiamo, i controlli di regolarità amministrativa e contabile sono disciplinati dal D.Lgs. 123 del 2011. Con il D.Lgs. 93-2016 il controllo dei pagamenti delle competenze fisse ed accessorie al personale statale erogate su “cedolino unico” era divenuto “successivo”, introducendo la lettera 2-bis all’art. 11 del D.Lgs. 123.

Questa disposizione mancava di norme di attuazione, quindi di fatto non è mai stata applicata. Con uno dei suoi ultimi atti, però, il Governo Gentiloni l’ha resa operativa. Il D.Lgs. 29-2018 infatti ha introdotto il comma “3-ter” al decreto 123 e stabilito come e quando va effettuato il rendiconto.

La scadenza

Primo punto da evidenziare è il termine entro cui va effettuato l’adempimento: la rendicontazione dei pagamenti fatti su “cedolino unico” deve avvenire come per gli altri pagamenti “entro il venticinquesimo giorno successivo al termine dell’esercizio finanziario di riferimento”. Di conseguenza, entro il 25 gennaio dall’anno prossimo andrà presentato anche questo rendiconto.

Tuttavia per il solo 2018 e quindi per le competenze erogate nell’anno 2017, la rendicontazione “è presentata entro il 30 giugno 2018” (art.2 co2 D.Lgs.29-2018).

La sanzione

Per chi non rispetta il termine di rendicontazione, è prevista una diffida ad adempiere e se ancora il rendiconto non viene presentato la Ragioneria (o l’UCB) informerà l’amministrazione di appartenenza e la Corte dei Conti.

Solo per il 2018, vista la novità dell’adempimento è prevista una sorta di “clemenza” degli uffici di controllo, che dovrebbero solo avvisare bonariamente gli uffici che non rispettano il termine invece di diffidarli formalmente.

In cosa consiste concretamente questa nuova rendicontazione, cosa si deve fare? Lo vediamo in questo articolo

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