La chiusura del codice CUP

La chiusura del codice CUP

Abbiamo parlato in un altro articolo della procedura per richiedere il codice CUP. Molti pensano che una volta ottenuto questo codice non ci sia altro da fare, ma non è così. Per assicurare che il database dei CUP contenga dati di qualità, infatti, è previsto che i codici rilasciati siano “chiusi” “revocati” o “cancellati” da chi li ha richiesti, al verificarsi di determinate condizioni.

Una volta assegnato, il CUP infatti non decade in automatico con il termine dell’intervento, essendo trascritto su documenti ufficiali (ad es. di autorizzazione o di pagamento) la cui validità supera la vita dell’intervento. D’altra parte, visto che -per ora- non ci sono collegamenti tra il database del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) e quello dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, il DIPE -che rilascia il CUP- non ha modo neanche di sapere che l’intervento è stato ultimato, se non glielo diciamo noi.

Vediamo quindi in quali casi il CUP deve essere chiuso, revocato o cancellato e le operazioni da compiere per ciascuna di queste ipotesi. Sono tutte procedure molto semplici, in genere la cosa più complicata è individuare il CUP da chiudere.

L’operazione di chiusura di un CUP deve essere eseguita dall’utente titolare del progetto, o in alternativa da un utente accreditato per la stessa Unità Organizzativa; in ogni altra fattispecie va chiesto l’intervento della Struttura di Supporto CUP. Anche il soggetto concentratore, sebbene non direttamente responsabile, è abilitato ad effettuare l’operazione di chiusura dei codici generati per conto di altre amministrazioni, dandone però comunicazione al soggetto delegante.

Non sono previste sanzioni specifiche per chi non provvede nè è previsto un termine entro cui effettuare questi adempimenti, ma è consigliabile non aspettare che il DIPE ci scriva per chiedere se i nostri CUP sono ancora aperti o meno. Per non dimenticarsi io suggerisco di effettuare queste operazioni appena si verificano i rispettivi presupposti, o se volete farlo periodicamente e non volta per volta, di farle al massimo ogni sei mesi.

La chiusura del CUP

La chiusura del codice CUP è l’operazione più frequente tra quelle che capita di svolgere dopo il rilascio. Si può effettuare solo quando si sono verificate tutte queste condizioni:

  • il progetto è concluso
  • sono stati pagati tutti i fornitori
  • sono state erogate tutte le risorse pubbliche previste (occorre cioè, prima di chiudere un CUP, aver incassato anche tutti i finanziamenti, perché sui mandati di pagamento dell’ente finanziatore non può essere registrato il CUP di un progetto chiuso)
  • non ci sono vertenze in corso relative all’intervento

La procedura

Dopo il login, scegliere Home e “Altre funzioni” al rigo “CUP”

la chiusura del codice CUPNella pagina che si apre, bisogna posizionarsi su Gestione, così da aprire il menu a tendina come mostrato nella figura seguente, quindi scegliere “Chiusura CUP”

chiusura del CUPA questo punto dovremo scegliere il codice che intendiamo chiudere. Per far questo, dovremo prima trovarlo tra tutti i codici che abbiamo registrato. Il sistema ci propone questa maschera di ricerca

chiusura CUPin cui se cliccheremo “cerca” senza inserire alcun filtro, vedremo tutti i codici presenti, se invece sceglieremo uno o più dei filtri restringeremo i risultati che ci verranno presentati. A seconda delle nostre scelte vedremo un elenco più o meno lungo di CUP, ognuno dei quali avrà un quadratino di selezione accanto a sè.

Potremo selezionarne uno o più di uno semplicemente spuntando il rispettivo quadratino. Poi, cliccando “Chiudi CUP”, il/i CUP selezionati verranno chiusi (ossia, il loro stato passerà da “attivo” a “chiuso”)

come chiudere un CUPSe invece non siamo sicuri di avere individuato il CUP che ci interessa, con “dettaglio” potremo visualizzare i suoi dati.

Nel seguito di questo articolo, vedremo le procedure di revoca e cancellazione dei CUP

 

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8 Comments

  1. Qualche approfondimento, su interventi del ciclo idrico, l’Ato o ufficio di ambito (siamo in Lombardia) sono riconosciuti all’esecutore delle opere gli investimenti con un erogazione che dura 20 anni, in quanto l’Accordo di Programma così prevede il finanziamento.
    Chiaramente siamo alla situazione di opere finite, liquidazione conclusa, collaudate, trascorsi ormai anche tutti i termini per le approvazioni del collaudo tecnico amministrativo.
    Il finanziamento prosegue (come una rata del mutuo), ma serve mantenere il CUP attivo ?

    Mario C.
    1. In teoria sì, perchè il CUP si chiude quando tutte le risorse sono state erogate. Ma visto che si parla di tempi veramente lunghi, potrebbe essere interessante inoltrare un quesito al Dipartimento della Programmazione Economica.

      FunzionarioAmministrativo
  2. Ottimo articolo. Grazie. Ho solo un dubbio. Se nel corso del progetto sono state acquistate delle strumentazioni soggette ad ammortamento, l’eventuale presenza di quote d’ ammortamento residue è elemento irrilevante o devo considerare la fine dell’ammortamento per procedere alla chiusura del CUP ?
    Grazie

    martina
    1. Il CUP fotografa l’investimento nella sua fase iniziale, e non è possibile cambiare i dati inseriti se non nelle prime 72 ore dalla richiesta. Addirittura, va chiesto un nuovo CUP persino in caso di varianti oltre il quinto…

      e_9767a5

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