La circolare sulla chiusura della contabilità 2020

La circolare sulla chiusura della contabilità 2020

La circolare sulla chiusura della contabilità 2020

La Ragioneria Generale dello Stato ha emanato la circolare sulla chiusura della contabilità 2020, che quest’anno porta il n. 21. Finalmente si  vede nero su bianco in un documento ufficiale la menzione di INIT, ma chi si aspettava di capirne di più resterà deluso, è citato quasi per caso e senza dire nulla di concreto.

circolare sulla chiusura della contabilità 2020

Le novità

Le novità di quest’anno sono dovute all’epidemia di covid-19 che ha colpito il Paese creando non pochi problemi anche all’attività amministrativa e contabile, e possono riassumersi in tre punti:

  1. Un generale prolungamento dei termini per emettere gli ordini di accreditamento e i titoli di spesa
  2. L’anticipo del termine a carico dei Ministeri della Difesa e delle Infrastrutture (oltre che per gli uffici riscontranti) per gli adempimenti relativi alla rendicontazione degli immobili: dal 31 marzo passa al 1 marzo per consentire l’avvio di INIT.

  3. L’obbligo di versare  in conto entrata al capitolo di capo X n. 3330 le somme eventualmente non spese tra quelle stanziate per far fronte all’emergenza covid. Questo dovrà avvenire entro il 21 dicembre, per dare attuazione all’ art. 265, comma 9, del DL n. 34/2020 “Rilancio”

Come spesso accade, la parte più interessante per gli operatori è l’allegato alla circolare, che contiene le scadenze delle varie operazioni. Vediamole insieme.

Le scadenze per accrediti e pagamenti

Entro il 26 novembre le Amministrazioni centrali devono ripartire, in tutto o in parte, le somme stanziate sui singoli capitoli di spesa tra i propri uffici periferici ai sensi del disposto di cui all’art. 34-quater della legge n. 196/2009. Già si vede il primo slittamento, di una settimana rispetto al solito.

Gli “ordini di pagare” possono essere trasmessi alle RTS o agli UCB non oltre il 14 dicembre.

Il termine per l’invio alle  Ragionerie (o agli UCB) degli Speciali Ordini di Pagamento (S.O.P.) è fissato al 15 dicembre.

Il 15 dicembre è anche l’ultimo giorno per l’autorizzazione dei pagamenti su Cedolino Unico da parte delle Ragionerie. Quindi non aspettate l’ultimo momento ad inviare gli elenchi!

Gli ordini di accreditamento di contabilità ordinaria e speciale possono essere trasmessi alle RTS o agli UCB non oltre il 17 dicembre, e dovranno essere inoltrati da queste alle tesorerie entro il 21 dicembre.

Gli ordinativi secondari quest’anno possono essere firmati (e inviati in Banca d’Italia) fino al 29 dicembre.

Entro il 31 dicembre devono essere rinnovati i c.d. “pagamenti non andati a buon fine“. Questo termine è particolarmente importante per quelli non andati a buon fine nel 2019, perchè se non saranno rinnovati le relative somme saranno riversate all’entrata.

Le scadenze per le operazioni di rendicontazione

Nonostante ci sia un generale slittamento in avanti di tutti i termini di dicembre, non ci sono proroghe per i termini relativi ai rendiconti: devono essere presentati entro il 25 gennaio 2021.

Entro il 31 gennaio 2021 bisogna predisporre i mod. 62 C.G., per i soli casi in cui sono ancora previsti. Sempre entro tale data deve essere predisposto e validato dai funzionari delegati il “programma di spesa in conto residui”. (ATTENZIONE, quello che viene richiesto tramite 62 c.g. non deve essere chiesto col programma residui e viceversa!)

I rendiconti suppletivi (per le somme prelevate in contanti e non spese entro la fine dell’anno), vanno presentati entro il 31 marzo 2021.

Relativamente invece agli adempimenti dei consegnatari, resta fissata al 15 febbraio la scadenza per la presentazione dei rendiconti dei beni durevoli e dei beni inventariali. Ricordo nuovamente che il termine per il rinnovo inventariale a causa della pandemia slitta di un anno (sarebbe stata prevista adesso, sarà a fine 2021, ma non aspettate l’ultimo momento!)

Le operazioni da svolgere in concreto sono illustrate negli articoli raggiungibili con i link che trovate in ogni punto, con l’avvertenza che sono stati scritti per la chiusura del 2018. Ritengo che le procedure siano le stesse, ma resta sempre valida l’avvertenza di non prendere questo blog come oro colato, perché potrebbero essere avvenute modifiche a Sicoge, novità che scopriremo solo al momento di effettuare ogni singolo adempimento.

Alcune riflessioni

Tutti i funzionari detestano la classica scadenza a cavallo di metà dicembre per l’invio dei pagamenti alla Banca d’Italia. Quest’anno che è stata prorogata però sa tanto di presa in giro, perchè contestualmente è slittato in avanti anche il termine per l’accreditamento delle risorse! Di conseguenza se i fondi arrivano il 21, toccherà lavorare la settimana di Natale per spenderli. Forse a Roma pensano che visto che si deve stare in famiglia senza grandi tavolate, c’è tempo e si può rinunciare alle ferie? Non mi esprimo.

Facile immaginare che gran parte del denaro non sarà speso in tempo e quindi dovrà confluire nel programma di spesa residui (sempre che si siano graziosamente degnati di avvisare quali e quante risorse saranno accreditate, altrimenti fioccheranno le economie). Tutto lavoro in più e improperi dai creditori che già provati dalla crisi dovranno attendere mesi per poter ricevere le loro spettanze. Ma tanto le telefonate arrivano a chi penzola in fondo alla scala gerarchica, non a chi sta in cima…

Inoltre non slitta il termine dei rendiconti, che è previsto in una legge, ma con tutte le leggi e leggine approvate quest’anno che hanno prorogato la qualunque qualcuno poteva ricordarsi anche di questo termine e degnarsi di portarlo a metà febbraio. Visto che Sicoge sarà chiuso (almeno) fino all’8 gennaio significa che per preparare tutti i rendiconti (che come sempre non si può validare nulla fino a quando l’anno non è concluso) ci saranno soli 13 giorni, con l’ultimo pagamento avvenuto il 29 dicembre!

Che dire? Speriamo che questo disgraziato 2020 finisca presto, perchè sembra intenzionato a farci penare fino all’ultimo.

 

Per restare informati sui prossimi articoli, iscrivetevi alla newsletter!

Licenza Creative Commons
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.

20 Comments

  1. Caro collega sei un grande… Interpreti bene le difficoltà di tutti noi in tutti ministeri. Per andare bene le leggi e circolari le dovrebbero scrivere chi ogni giorno combatte per la pubblica amministrazione e invece spesso le scrivono chi di questo lavoro non ne capisce niente. Ti stimo con affetto Dott. Luigi VIOLA DIP. AMM. NE PENITENZIARIA

    Luigi VIOLA
  2. Salve, premesso che sono alle primissime armi, devo versare in conto entrata al capitolo di capo X n. 3330 dei fondi per covid non spesi … in pratica cosa devo fare, in che sezione del sicoge? Scusate l’ignoranza …

    sonia
  3. Buonasera. Sono alle primissime armi anche io. Per quanto riguarda i buoni di prelevamento in contanti l ultimo termine é il 31 dicembre?
    E i CD ” trasporti ” devo essere ancora fatti? Se si entro quando? Mi sembra di non aver letto nulla a riguardo.
    Infine mi confermate che le spese correnti sono suddivisa dal capitolo 1000 al 6999 e spese conto capitale dal 7000 al 9999 Grazie per una eventuale risposta

    Francesco
    1. Dice per emetterli o per spenderli? Io aborro i buoni di prelevamento in contanti e non li uso, quindi non ho controllato il termine (che comunque se c’è è nel calendario allegato alla circolare di chiusura), io sicuro non aspetterei l’ultimo giorno anche perchè il 31 secondo me è tardi. I trasporti sono stati abrogati. I capitoli sono come dice lei con l’avvertenza che dal n. 9500 al 9999 sono capitoli per rimborso di passività finanziarie.

      FunzionarioAmministrativo
  4. Ho un’altra domanda, che ritengo importante approfondire:che differenza c’é tra la presentazione del modello 62 cg e il programma di spesa in conto residui?
    Fino ad oggi, non avendo esperienza, ho pensato di compilare solo il mod 62 cg al fine di usare ciò che mi rimane sugli Oa per le spese impegnate nel 2020 che non siamo riusciti a saldare e avevo tirato un sospiro di sollievo.
    Ma che differenza c’é tra i due strumenti sopracitati? E quando questi devono essere usati distintamente? Grazie

    Francesco
    1. Il mod. 62 non lo può usare per fondi esercizio provenienza 2020 o 2019, dallo scorso anno è stato sostituito dal programma residui. Si usa solo per gli OA con provenienza 2018 o anteriore, pian piano dovrebbe andare a sparire. Poi, c’è chi richiede i residui sia con mod. 62 sia col programma (sperando che o di qua o di là glieli mandino)… ma non si dovrebbe.

      FunzionarioAmministrativo
  5. Desidero rispondere a Sonia. Per effettuare i versamenti sul capo X capitolo 3330 dei fondi non impegnati sui capitoli di spesa attivati per l’emergenza COVID-19, come prevede la circolare MEF-RGS n. 25 del 9 dicembre 2020, devi utilizzare la funzione “OS di spesa contemporanea”. Con questa prepari il mandato di pagamento al Tesoro dello Stato indicando appunto il capo X, capitolo 3330, senza indicare l’articolazione. Immetti l’importo che devi versare, che può corrispondere a tutto ciò che rimane sul capitolo se non vi sono impegni di spesa. Se hai assunto impegni di spesa, devi considerarli e, di conseguenza, versi la differenza. Attenzione. Una volta conclusa la compilazione dell’ “OS di spesa contemporanea” devi aprire, da menu a tendina a sinistra, la funzione di associazione dello stesso la piano dei conti altrimenti, al momento della firma, il mandato non viene accettato. Nella funzione “associazione al piano dei conti”, devi associare il mandato di pagamento al primo livello dei conti.

    Antonio
  6. Scusate, nel Sicoge non riesco più a trovare la funzione per estrarre la situazione contabile FD, che prima stava tra le interrogazioni dei fondi di bilancio… che fine ha fatto? 😀

    Cos
      1. Io non lo vedo più, ci sono i titoli e altre 5-6 voci ma quella no… sarà un problema del mio account? Domani faccio delle verifiche, grazie comunque, almeno non me lo sono immaginato!

        Cos
  7. Premesso che per i fondi di provenienza 2019 e 2020 si debba compilare il programma di spesa in conto residui e non più i mod. 62 cg, la validazione dei programmi va fatta dall’account del FD oppure anche da una qualsiasi utenza, afferente l ufficio? Inoltre dove trovo esempi di compilazione?
    Grazie e complimenti per la chiarezza

    Nunzia
    1. Salve, il programma non deve essere firmato quindi probabilmente si può validare anche con utenze non del FD. Io ho semrpe solo provato dall’utenza del FD, ma immagino che se c’è il pulsante valida nell’account dell’operatore, funzioni.
      Come esempi, o chiede a qualche ufficio analogo al suo se le mandano il pdf di quello che han fatto lo scorso anno, altrimenti provi a scaricare il file xls di cui si parla qui https://www.funzionarioamministrativo.it/2019/03/10/compilare-programma-di-spesa-con-excel/ (se esiste ancora) anche se è per il piano ‘normale’ e non ‘residui’, perchè se non ricordo male aveva un foglio con esempi di compilazione. NB il file che io sappia nessuno è mai riuscito a caricarlo su sicoge…

      FunzionarioAmministrativo
  8. Buongiorno.
    Io attendo ancora, come ogni anno dal 2014 ad oggi, un modello 32 bis CG dalla Sezione di Tesoreria provinciale della Banca d’Italia. Finora lo trasmettevo alla mia Amministrazione unendolo ai mod. 62 CG, che però ormai non ho più.
    Il termine da rispettare per l’invio è lo stesso, ossia il 31 gennaio?
    Grazie per il preziosissimo contributo di conoscenze!

    Eugenio

    Eugenio Sief
    1. Se ha già ricevuto il modello, sì. Ma nella circolare di chiusira della contabilità leggo che han tempo a trasmettervelo fino al 10 febbraio.

      FunzionarioAmministrativo
  9. Sono un responsabile di area contabile Penitenziario. All’inizio del anno 2021 disponevo in SICOGE di un’apertura di credito in c/Residui di 10.000,00 euro. Di detto importo ho utilizzato solamente euro 6.000,00. Successivamente nel mese di Aprile 2021 mi è arrivata in SICOGE una fattura datata 2021 e riguardante un saldo per un lavoro riferito all’esercizio 2020 (ma datata 30.04.2021). Pur avendo la disponibilità in c/Residui non ho utilizzato quest’ultimi, in quanto la fattura giunta ad aprile riportava ovviamente una data anno 2021. La RGS mi ha fatto nota di osservazione in quanto si dovevano utilizzare i fondi c/residui nonostante la fattura sia data 2021 ma in quanto è riferito ad un impegno anno 2020. Cosa ne pensa?
    Cordialmente

    Luigi
    1. Se l’impegno era 2020 e (come immagino) lei aveva chiesto i 10.000 euro indicando nel programma residui anche quell’impegno, ha ragione la ragioneria. I residui infatti si usano sia per pagare fatture arrivate l’anno precedente ma quando ormai i pagamenti erano chiusi, che per pagare fatture dell’anno corrente riferite a impegni dell’anno precedente slittati avanti per un qualche imprevisto.
      Se invece avevate chiesto la riduzione dell’OA e non avevate inserito l’impegno nel programma residui, è giusto non usare i fondi residui. Comunque sia, consiglio sempre di “legare l’asino dove vuole il padrone”. Se alla sua ragioneria va bene pagare con fondi residui qualunque cosa riferita a impegni dell’anno precedente, in futuro accontentatela…

      FunzionarioAmministrativo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.